La debolezza dell’io.

Ogni giorno milioni di uomini diversi, in paesi diversi nel mondo, scommettono, giocano d’azzardo, impegnano ingenti somme di denaro nella speranza di vincere, di portarsi a casa i propri soldi decuplicati.
Ogni giorno milioni di persone perdono i loro denari in giocate d’azzardo, scommesse e altro; solo pochi riescono a vincere, ma di quei pochi si parla tanto, l’evento viene costruito solo sui pochi che vincono, degli altri, coloro che perdono, non si parla, non vengono presi in considerazione. Questo è uno dei motivi per cui la “magia” ha un grande potere su di noi: per un evento miracoloso se ne parla giorni, mesi, anni, mentre non si porta a memoria nulla di tutti gli eventi falliti che la “magia” aveva al contrario predetto vincenti.
Da sempre il perdente è sconfitto e dimenticato mentre il vincente è portato a modello, preservato da critiche, annunciato come il liberatore, l’assoluto, il vero.
Questa è la natura umana: sempre pronta a rialzarsi dopo le disgrazie, sempre pronta a tirare innanzi, grazie alla sua resilienza. Avvicinandosi alla sua logica esclusiva, o o, ci allontana sempre di più dalla logica inclusiva, e e: la logica della contrapposizione ci allontana dalla logica della collaborazione.