Il potere anticipatorio della mente.
Marco Chisotti
Esperienza e realtà coincidono per ognuno di noi ma la scelta se guardare e credere all’una o all’altra è il nostro libero arbitrio.
La maggior parte delle nostre esperienze di vita sono esperienze soggettive che cerchiamo di condividere con gli altri.
Un esperienza non è per come è, ma è per come la viviamo.
La nostra esperienza di vita sta nell’organizzazione mentale con cui ci interfacciamo col contesto, noi stessi, e gli altri, costruendo di fatto la nostra realtà.
Il segreto di una buona vita sta nella possibilità di riconoscere, e se serve, modificare la nostra organizzazione mentale fatta di valori, credenze e convinzioni.
Secondo la teoria Costruttivista, corrente filosofica oggi per lo più avvallata in molte sue ipotesi dalle Neuroscienze, l’attività cognitiva degli individui è un continuo lavoro comprensivo sulla propria natura e quella della realtà circostante, verificando continuamente quanto le sue anticipazioni e le sue ipotesi, potremmo dire la sua intelligenza anticipatoria, lo guidino, consentendogli di anticipare il suo futuro nel breve e nel lungo periodo.
Oggi è chiaro che ogni individuo ha la propria visione del mondo (costruisce il proprio sistema di credenze e convinzioni, come una mappa), le proprie idee ed aspettative rispetto a ciò che potrà accadere in determinate situazioni (crea delle ipotesi con cui orientarsi, come una bussola).
Il comportamento è un continuo lavoro orientato a capire e spiegare le esperienze dandogli significato, a comprendere il cambiamento potendone seguire il percorso, elaborarlo, e condividerlo socialmente. In pratica di fronte ad un’esperienza, un fatto, consciamente o inconsciamente lo coloriamo con un senso, lo elaboriamo, lo condividiamo con la nostra cerchia sociale, e cerchiamo di seguirne il flusso e gli sviluppi futuri.
L’uomo costantemente sfrutta il tempo passato per vivere il presente e progettare il futuro, il mondo che gli arriva è un mondo di possibilità, di sviluppo, di aspettative costruttive. In questo modo ogni essere umano si impadronisce del cambiamento per orientarlo a suo favore, modellando le spiegazioni che dà della vita e apprendendo percorsi nuovi e funzionali.
Il cervello umano è una macchina formidabile, di una complessità tale per cui è in grado di costruire la realtà anticipandola e poi ricorreggerla passo passo durante l’esperienza per portarla ad essere il più possibile funzionale alla vita. È questo il segreto del nostro cervello: poter anticipare gli eventi più di ogni altro essere vivente. Purtroppo la debolezza umana sta nel fatto che ogni anticipazione degli eventi futuri si basa su eventi, esperienze passate, rischiando in questo modo di condizionarci (noi siamo i migliori profeti di noi stessi), e di non permettere a un nuovo reale di manifestarsi.
Lavorare con la meditazione e con l’ipnosi consente di costruire un dialogo interno e nuove ipotesi che permettono di cambiare le mappe con cui guardiamo il mondo e affrontiamo la nostra vita, ottenendo in questo modo di poter essere protagonisti di cambiamenti utili e positivi.